Sentire nella stesa riunione che Anbi Lazio, l’associazione che raggruppa i Consorzi di Bonifica) ha cambiato pelle e marcia è già un dato importante. Se a sottolineare tali aspetti sono, pubblicamente, durante una riunione con media ed Istituzioni, organizzazioni ed associazioni, l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Enrica Onorati, il presidente dei comuni del Lazio, Riccardo Varone, il direttore regionale del settore agricoltura della Regione Lazio, Mauro Lasagna, si comprende, meglio, come, l’auspicio di far divenire da un semplice acronimo un riferimento raccontando cosa fa Anbi Lazio e chi rappresenta è ormai, quasi una realtà. Insomma da controparte, quasi sconosciuta ai più e, spesso, addirittura in contrasto con Enti ed istituzioni di vario livello Anbi Lazio ha cambiato il modo di porsi, comunicare e lavorare. Sono arrivati strumenti come la piattaforma telematica e quell’interlocuzione diretta, screvra da condizionamenti e fattiva con la Regione. Aggiungiamo che a dare testimonianza del cambiamento attribuito soprattutto alle capacità di sintesi, sinergia, coordinamento e pragmatismo di Andrea Renna, attuale direttore di Anbi Lazio, nella veste di direttore del Consorzio di Bonifica Litorale Nord di Roma (uno dei più grandi e …anche complessi d’Italia) si sono aggiunti, ed era prevedibile ma non scontato, la presidente di Anbi Lazio, Sonia Ricci,(anche lei ha saputo mirare centrandoli ad obiettivi di crescita), ed il precedente direttore di Anbi Lazio Tullio Corbo. L’occasione è stata la presentazione dei 26 progetti di coefficientamento energetico presentati proprio dai Consorzi di bonifica. Oltre 5 milioni di euro, misura del POR FESR (azione 4.1.1), nell’ambito del programma Lazio Green. Ma andiamo con ordine. Il Capo di Gabinetto, Albino Ruberti, un anno fa circa, registra disponibilità di somme nei Por che non erano state investite. Convoca l’Anbi Lazio, tutti i direttori e presidenti e commissari. Lancia la sfida: per la prima volta proviamo a far utilizzare questi fondi ai Consorzi di Bonifica della nostra regione. Molti dei direttori perplessi , procedure complesse, attività analitiche, non si tratta di un percorso semplice. Ma non l’abbiamo fatto mai? Qualcuno si lasciò sfuggire. Ma il gruppo non si scoraggia. Renna suggerisce: non ci fasciamo la testa prima di rompercela. Accetta la sfida. Ringrazia Ruberti e immediatamente si confronta con la presidente Ricci. Chiama in soccorso l’Anbi Nazionale tramite il direttore Massimo Gargano, laziale, e non solo di fede calcistica. Si individuano percorsi simili fatti nel resto d’Italia. Si convocano riunioni in presenza e poi in call. Grazie al Cea, il consorzio Energetico per l’energia dei consorzi di Bonifica italiani si individua la professionalità più adatta. Arrivano gli esperti del Fire. Si completano percorsi legati alle diagnosi energetiche e grazie alla sinergia della struttura della direzione regionale di Mauro Lasagna e quella, indispensabile, di Lazio Innova, si stabiliscono le procedure . I dubbi vanno via, le certezze diventano realtà, call dopo coall si capisce che si può fare, tra Natale e Capodanno l’obiettivo è raggiunto. Le risorse, oltre 1 milione di euro per territorio nei consorzi di bonifica andranno ad aiutare il risparmio che si tradurrà con ottimizzazione dell’esistete e nuovi impianti. Anbi Lazio da…….. carrozzone vuole diventare una….. bella carrozza che non serva solo a…. Cenerentola ma a tutti coloro che nel Patto per il Suolo lanciato da Renna vogliono esserci per governare insieme i processi e non subirli. La Regione c’è, vuole esserci. Ruberti lo dimostra la Onorati e Lasagna pure. Ambizioso dicevamo in apertura. Ma alla portata. Come dimostrato in questo caso ma anche per gli interventi legati al Piano di Sviluppo Rurale. Anche qui la determinazione di Ruberti ha fatto sì che per la prima volta l’assessorato della Onorati si mettesse alla prova per inserire nei contributi comunitari anche i Consorzi di Bonifica. Anche qui Anbi Lazio con Anbi Nazionale ha fatto sinergia. D’altronde le buone prassi di altri sono utili anche nel Lazio. Durate la conferenza di venerdì scorso, i Presidenti e i Commissari dei Consorzi, Niccolò Sacchetti, Gianluca Pezzotti, Stefania Ruffo, con Ala presidente Anbi Lazio, Sonia Ricci hanno illustrato i propri progetti. Ma, soprattutto, hanno acquisito uno spirito di corpo, una compattezza che nel passato non c’era mai stata. Quell’orgoglio di rappresentanza che un attento osservatore come il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, che è anche numero 2 a livello nazionale, ha sottolineato con una nota precisa ed asciutta come sempre. Un progetto pilota unico nel suo genere, che ora si potrà anche ripetere. Questa insieme al ruolo che ha assunto Anbi Lazio è l’altra notizia. Anbi Lazio nel percorso della sostenibilità ambientale vuole esserci e bene per cogliere tutte le risorse a disposizione.
Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci
Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.