Nel quadro delle attività inerenti lo studio e le analisi dell’impatto della risalita del cuneo salino sul perimetro di competenza del Consorzio di Bonifica Litorale Nord di Roma, continuano le attività di monitoraggio. Nei mesi scorsi il Consorzio ha attivato un accordo di collaborazione tecnico-scientifica con il gruppo di ricerca del Prof. Paolo Tarolli del Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali dell’Università di Padova. Le attività si sono concentrate inizialmente su analisi di letteratura e considerazioni preliminari sui dati offerti dal sistema informativo territoriale per poi estendersi ad un primo sopralluogo. In questi giorni, i ricercatori dell’Università di Padova sono stati ospitati presso le sedi di Focene (Fiumicino) e Monti dell'Ara (Maccarese), per diverse riunioni e rilievi di campo. Concluse le preliminari attività avviate nei mesi scorsi, siamo ora entrati nella fase cruciale e delicata relativa ai punti di misura mobili, la calibrazione delle sonde mobili ed i primi test riguardanti il posizionamento del salinometro fisso ubicato presso l’impianto di Ponte Galeria. Oggetto della riunione operativa, che ha avuto luogo a Focene, anche la proposta nel caso studio della zona di Fornaci (Ostia) che è stata oggetto di specifiche analisi e riflessioni. “Passiamo dalle parole ai fatti – ha commentato Niccolò Sacchetti, Presidente del Consorzio di Bonifica Litorale Nord – contando di avere a disposizione nella nostra struttura e a vantaggio di tutti i consorziati interessati, queste importanti analisi. Valutare se e cosa fare per tempo - ha aggiunto Sacchetti - rientra in quel piano di prevenzione e programmazione che abbiamo inteso dare alla nostra governance”. “Realizzare strutture adeguate, che possano contrastare l’inclusione del cuneo salino, è l’obiettivo di queste attività - ha aggiunto Andrea Renna, Direttore del Consorzio di Bonifica Litorale Nord - la raccolta dei dati, l’elaborazione degli stessi, unitamente alla misurazione della salinità dei canali grazie a campionamenti e analisi di laboratorio, rappresentano le azioni da terminare per avviare le fasi di realizzazione di opere utili al contrasto del cuneo salino che, complice anche il cambiamento climatico, ha già fatto capolino nell’area romana del Tevere di pertinenza del Consorzio”. "Il fenomeno della risalita del cuneo salino è una delle grandi minacce per l'agricoltura costiera in Italia e nel mondo; è chiaro che bisogna agire subito con strategie di adattamento, che prevedano, oltre che indicazioni su tecniche di gestione e tipo di coltura da impiegare, anche soluzioni strutturali sostenibili ed efficaci per mitigare gli effetti della salinizzazione dei suoli arrestando l'avanzata del cuneo dal mare; con il mio gruppo abbiamo avviato nel 2022 un progetto di ricerca con l’obiettivo di monitorare e quantificare l’impatto della siccità e dell’intrusione del cuneo salino sulle colture del delta del Po, il progetto vede una stretta collaborazione con il Consorzio di Bonifica delta del Po; abbiamo già raccolto interessanti risultati mediante l'impiego di sensori remoti (satelliti e droni), di rilievi a terra ed analisi dei suoli; questa esperienza, consolidata da più di 2 anni di analisi, sarà un grandissimo valore aggiunto per quanto stiamo facendo con il Consorzio di Bonifica Litorale Nord" ha affermato il Prof. Paolo Tarolli. “Le esperienze dell’Università di Padova nel delta del Po mettono a disposizione un percorso virtuoso, che auspichiamo possa coinvolgere Enti e Istituzioni - ha concluso Sacchetti – verso un impegno concreto e condiviso a difesa del settore primario”.
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